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Museion: Subjective (Corrado Corti)

Museion: Subjective (Corrado Corti)

Tessere un dialogo tra l’arte e discipline diverse, come le neuroscienze, la linguistica, la filosofia, la letteratura e il design: con questo obiettivo Museion propone una serie di interviste online ispirate a “102 Signs for a Museum Fence” dell’artista americano Matt Mullican.

Il secondo appuntamento in programma vede ospite Corrado Corti. Nel suo intervento, il neuroscienziato si confronta con il complesso sistema di simboli e pittogrammi colorati, che nell’installazione di Mullican rispecchierebbero la realtà in cui viviamo. L’attenzione di Corti va su quello che l’artista chiama il mondo della comprensione soggettiva. Cosa accade nella nostra mente quando vediamo la varietà di simboli colorati nell’opera di Matt Mullican?

Muovendosi abilmente tra aree celebrali, funzioni e neuroni, Corrado Corti tocca, tra l’altro, i meccanismi della creatività e il concetto di plasticità, ovvero la capacità del nostro cervello di cambiare e adattarsi alle situazioni esterne e agli stimoli. Si scoprono così affascinanti connessioni e cortocircuiti tra meccanismi della percezione e forme artistiche, come ad esempio quella della “multidisciplinarietà” del cervello.


Laureato in CTF presso Università di Milano, Corrado Corti ha conseguito il PhD presso l´Università di Cambridge studiando alcuni recettori glutamatergici nella schizofrenia. Responsabile di laboratorio e project leader presso GlaxoSmithKline (Verona) per lo sviluppo di nuovi farmaci per ansia, schizofrenia e disturbi del sonno. Attualmente ricercatore presso Istituto di Biomedicina (Eurac Research, BZ) per lo studio di una proteina coinvolta nell´epilessia e di geni candidati per il morbo di Parkinson.


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