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Museion: Signs (Stephanie Risse)

Museion: Signs (Stephanie Risse)

Tessere un dialogo tra l’arte e discipline diverse, come le neuroscienze, la linguistica, la filoso-fia, la letteratura e il design: con questo obiettivo Museion propone una serie di interviste online ispirate a “102 Signs for a Museum Fence” dell’artista americano Matt Mullican.

Ospite del terzo appuntamento, martedì 23 febbraio sarà Stephanie Risse. Docente alla Libera Università di Bolzano, Risse esamina il lavoro di Matt Mullican come linguista. Dal suo punto di vista, i pittogrammi di Mullican partecipano ad un linguaggio mondiale universale, che oggi si può osservare meglio nei grandi aeroporti internazionali. I pittogrammi sono per quanto possibile autoesplicativi, ma presuppongono anche la conoscenza certa del mondo di una civiltà o di un'epoca. I segni delle immagini sono esistiti in tutti i tempi e in culture molto diverse: è possibile, infatti, che da essi derivi anche l'impulso per lo sviluppo dell'alfabeto che utilizziamo oggi.

Stephanie Risse, linguista, è docente alla Facoltà di Scienze della Formazione presso unibz. Nata a Monaco di Baviera, ha maturato esperienze in Russia, Ucraina, Asia Centrale e Balcani come giornalista, project manager e ricercatri-ce. Ha conseguito i titoli di Magister Artium (1994) e il Dr. Phil. (2013) alla LMU di Monaco e l’abilitazione scientifica nazionale (2017). Prima di entrare a far parte di unibz nel 2008, ho lavorato all'Accademia Europea di Bolzano, per la Deutsche Gesellschaft für internationale Zusammenarbeit giz, l'Osteuropa-Institut Monaco e nel Bundestag tedesco. I suoi tre focus professionali sono racchiusi nelle sigle: EUJAL (European Journal of Applied Linguistics), LRI (Lingua-Regione-Identità) e KoKu (Bachelor Scienze della Comunicazione e Cultura)
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Video: Marina Baldo

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